Radioterapia esterna sul collo nel carcinoma differenziato della tiroide |
Radioterapia sul collo carcinoma della tiroide
Caro Collega,
il Gruppo di Studio AIRO di Radioterapia Metabolica ha attivato un'indagine conoscitiva per comprendere qual è l’atteggiamento dei radioterapisti italiani in merito al trattamento radiante esterno dei Carcinomi Differenziati della Tiroide, associato o meno al trattamento con radioiodio (131I).
L’interesse nei confronti di questo argomento si è rinnovato in questi ultimi anni grazie allo sviluppo di tecniche e procedure che consentono di erogare dosi più elevate ai volumi bersaglio, fattore cruciale trattandosi di tumori relativamente radioresistenti. Va parallelamente notato che l’indicazione alla radioterapia esterna in questa patologia si è fatta meno vaga nelle varie linee guida, prime fra tutte quelle della American Thyroid Association di cui riportiamo di seguito un passaggio: "The use of external beam irradiation to treat the primary tumor should be considered in patients over age 45 with grossly visible extrathyroidal extension at the time of surgery and a high likelihood of microscopic residual disease, and for those patients with gross residual tumor in whom further surgery or RAI would likely be ineffective. The sequence of external beam irradiation and RAI therapy depends on the volume of gross residual disease and the likelihood of the tumor being RAI responsive". (Cooper DS, et al. 2009 Thyroid 19:1167–1214).
Ti chiediamo di dedicare pochi minuti del tuo tempo per rispondere alle domande del nostro questionario. Ti saremo grati se inviterai a fare altrettanto i colleghi della tua Unità Operativa.
Il termine ultimo per rispondere al questionario è fissato al 24 marzo 2012.
il Gruppo di Studio AIRO di Radioterapia Metabolica ha attivato un'indagine conoscitiva per comprendere qual è l’atteggiamento dei radioterapisti italiani in merito al trattamento radiante esterno dei Carcinomi Differenziati della Tiroide, associato o meno al trattamento con radioiodio (131I).
L’interesse nei confronti di questo argomento si è rinnovato in questi ultimi anni grazie allo sviluppo di tecniche e procedure che consentono di erogare dosi più elevate ai volumi bersaglio, fattore cruciale trattandosi di tumori relativamente radioresistenti. Va parallelamente notato che l’indicazione alla radioterapia esterna in questa patologia si è fatta meno vaga nelle varie linee guida, prime fra tutte quelle della American Thyroid Association di cui riportiamo di seguito un passaggio: "The use of external beam irradiation to treat the primary tumor should be considered in patients over age 45 with grossly visible extrathyroidal extension at the time of surgery and a high likelihood of microscopic residual disease, and for those patients with gross residual tumor in whom further surgery or RAI would likely be ineffective. The sequence of external beam irradiation and RAI therapy depends on the volume of gross residual disease and the likelihood of the tumor being RAI responsive". (Cooper DS, et al. 2009 Thyroid 19:1167–1214).
Ti chiediamo di dedicare pochi minuti del tuo tempo per rispondere alle domande del nostro questionario. Ti saremo grati se inviterai a fare altrettanto i colleghi della tua Unità Operativa.
Il termine ultimo per rispondere al questionario è fissato al 24 marzo 2012.